LE ORIGINI DELLA PIADA

HA PIU' DI 2000 ANNI, MA NON LI DIMOSTRA...

La piada, intesa come focaccia azzima di cereali, ha origini antichissime, le cui tracce risalgono al 1200 a.C.. Nell'epoca etrusca e successivamente in quella romana cambiano man mano i cereali usati nella sua preparazione, come l'orzo, il farro ed infine il grano (500 a.C).

Sebbene dal 100 a.C. si diffonda l'uso del pane lievitato, la piada azzima non scompare e viene destinata a cerimonie religiose o all'alimentazione delle classi più povere, come accadrà in seguito durante l'epidemia di peste del 1348.

Il primo documento che introduce la definizione di una focaccia chiamata “piada” sembra risalire al 1371 nella descrizione della Romagna ad opera del Cardinale Anglico; ma è il medico Costanzo Felici, riminese d'adozione, a citarne l'esistenza in un trattato intorno al 1572.

Dopo una fase di declino a causa della concorrenza del pane lievitato, la piada torna in auge in epoca più recente; lo stesso poeta Giovanni Pascoli la cita come “il pane rude di Roma”.

Da circa 30 anni, a causa dei cambiamenti socio-economici, la preparazione casalinga della piada si è diradata, anche grazie alla diffusione di vari punti vendita che la commercializzano, sia fresca sia precotta.

Questo alimento si è ormai diffuso in quasi tutto il mondo, sebbene la sua ricetta originale appartenga alla Romagna, pur nelle diverse forme locali; la Piadina Riminese si distingue per essere grande e sottile, come sottolinea anche lo storico Piero Meldini.